Ormai da anni sentiamo parlare di “restanza”, parola introdotta dall’antropologo calabrese Vito Teti per sottolineare la scelta di chi, nonostante le difficoltà, decide di rimanere nella propria terra d’origine.
Una terra che ha bisogno di menti, di iniziative, di idee. E forse proprio per questo, più che di “restanza”, sarebbe il caso di promuovere il concetto di “tornanza”, incarnato da chi è partito per fare esperienze, toccare con mano le differenze, nutrirsi di stimoli, per poi tornare nella sua terra d’origine e arricchirla con iniziative dall’innegabile valore aggiunto.
È esattamente questo il percorso che ha compiuto Giovanni Sisto, amministratore a Gioia del Colle (BA) dell’Orto dalla Luna. Lui che per anni si è occupato a Milano di prodotti ortofrutticoli destinati alla GDO, ha pensato che quegli stessi prodotti meritassero una storia diversa, sin dal principio:
«Normalmente, dalla raccolta alla vendita di un frutto o di una verdura, passano diversi giorni. Giorni in cui il prodotto viene imballato, viaggia, subisce cambi di temperature. Tutti fattori che contribuiscono al suo deperimento, rendendo impossibile la vendita a scaffale di un prodotto fresco e dal sapore unico».
Che fare, dunque? E soprattutto: quale strada intraprendere per conciliare economia e qualità?
«In tutta onestà – risponde Giovanni – Quando compi delle scelte radicali, all’inizio non pensi ai soldi. Io personalmente ho deciso di cambiare perché volevo che le persone potessero godere di prodotti ortofrutticoli dalle qualità eccellenti».
Di qui la sua scelta nel 2017 di smettere i panni del buyer e di indossare quelli di contadino, tornando in Puglia. A casa.
«L’Orto dalla Luna è nato con mille metri quadri di terra coltivata seguendo il calendario lunare, proprio come si faceva secoli fa».
Appena qualche anno dopo, la realtà guidata da Giovanni vanta trentamila metri quadri di terra, centinaia di clienti e ristoranti stellati che ne chiedono i prodotti.
Ma qual è stato il segreto di un tale successo?
«Il rispetto della natura e l’amore per il proprio territorio. Sin dall’inizio abbiamo alimentato la biodiversità dei nostri prodotti. Abbiamo ad esempio ben dodici varietà di zucchine, e tutto questo non fa che nutrire in modo sano il terreno, prevenendone l’impoverimento. Quanto alle nostre radici, tuteliamo gli ecotipi locali, custodendone la tradizione e promuovendone i gusti».
È grazie a questa filosofia che nell’Orto dalla Luna si vede nascere il cavolo riccio, tipico di Gioia del Colle, oppure il pomodoro Ponderosa, i cui semi sono stati ereditati da un anziano contadino della zona.
«Si tratta di sapori unici – spiega Giovanni – che finiscono quotidianamente nelle nostre cassette poetiche», altra suggestiva idea firmata Orto dalla Luna:
«Ogni mattina arrivo nell’orto, vedo cosa c’è di pronto nella terra e compongo cassette di 5 kg, che naturalmente cambiamo a seconda della stagionalità. Ogni cassetta contiene anche una poesia, che mi accompagna casa per casa, dove racconto a persone e clienti la storia di ciascun prodotto».
Una storia che, grazie alla produzione delle conserve e alla collaborazione con Apulian Store, oggi può essere raccontata ovunque.
Perché la Puglia è anche questo: un racconto emozionante da condividere, un sapore genuino da gustare, una tradizione custodita ogni giorno.
Grande attenzione alla coltivazione e trasformazione dei prodotti della terra.
Complimenti !!!